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  • Come arredare un open space funzionale e confortevole

Soluzioni per arredare un open space in modo funzionale

Aperto, luminoso, rilassante, ma anche estremamente funzionale: l’open space è un ambiente condiviso che riscrive il concetto di convivialità, unendo tra loro stanze diverse della casa in una soluzione unica. Tendenza di design sempre più seguita, l’unione armoniosa tra cucina e soggiorno non si traduce solamente nella creazione di un luogo aperto e sereno, ma anche nell’abbattimento dei confini domestici, fino a dar vita a una fusione notevole sia dal punto di vista estetico che sociale.  Vuoi creare un perfetto arredamento per un open space? Ecco qualche consiglio! 

Addio barriere, benvenuta condivisione. Cos’è un open space?

Viene definita open space l'unione funzionale di più ambienti all'interno di un unico spazio, che non presenta separazioni architettoniche, se non qualche complemento d'arredo che funga da indicatore dei diversi confini.  Solitamente un ambiente come questo viene ricavato nella zona living, dove gli scambi conviviali sono più frequenti e intensi, ma non è detto che uno spazio aperto includa solo soggiorno e cucina. Talvolta, all'interno di un open space vengono inseriti anche la sala da pranzo e un piccolo spazio di lavoro (ottimo come ufficio per lo smartworking).  La creazione di un open space - e di conseguenza di un arredamento composto da sala e cucina insieme - presenta diversi vantaggi, sia dal punto di vista estetico che funzionale:

  1. Senso di apertura: l'open space conferisce alla tua zona living ampiezza e luminosità, poiché non esistono pareti divisorie che impediscono ai raggi solari di diffondersi in tutta la stanza.
  2. Personalizzazione: la mancanza di pareti e confini ti permetterà di creare in modo più agevole un arredamento di sala e cucina in un ambiente unico, personalizzandoli in base alle tue esigenze senza limiti troppo stringenti di spazio. In questo modo potrai dare sfogo alla tua creatività. 
  3. Socializzazione: l'abbattimento delle barriere facilita la condivisione delle esperienze all'interno della casa, evitando così separazioni tra chi utilizza il salotto e chi è impegnato in cucina. A giovarne è, ovviamente, quel senso di convivialità che è sempre ben accetto in un edificio abitato. 

Se l’open space presenta però dei vantaggi che è importante conoscere, è altrettanto cruciale tenere conto di alcuni piccoli punti a sfavore. Tra questi c’è la diffusione degli odori dalla cucina al salotto, un elemento che può risultare sgradevole. Lo stesso vale per i rumori, che non vengono schermati da pareti chiuse. Quando cucina e salotto vengono utilizzati nello stesso momento, dunque (tra cappa accesa e TV a tutto volume), potrebbe crearsi un po’ di confusione.

Muoversi in un open space, un aspetto da non sottovalutare

Un buon arredamento per un ambiente unico cucina-soggiorno non richiede solamente uno spazio ampio e libero da ingombri. Per dare vita a un vero e proprio contesto condiviso, avere a disposizione un progetto eccellente, armonioso e consapevole è cruciale. Questo perché alla disposizione di ogni elemento all'interno dell'open space è saldamente legata anche la capacità di muoversi in modo agevole e la possibilità di utilizzare al meglio i complementi in esso inseriti. Il primo passo, dunque, è partire da un progetto che tenga conto della fluidità dell'ambiente da ottenere, evitando però che questo risulti dispersivo. Puoi seguire questi consigli generali per andare sul sicuro:

  1. Concentra gli arredi e i complementi lungo le pareti, lasciando totalmente libero (o quasi) lo spazio centrale. In questo modo sarà più facile muoversi all'interno dell'open space.
  2. Se vuoi comunque utilizzare degli elementi che traccino almeno un po' il confine tra i due ambienti, puoi optare per complementi poco ingombranti: il divano (da posizionare in modo che dia le spalle alla cucina), un tavolo da pranzo, un mobile basso che non copra la vista o l'isola/penisola della cucina. Questi elementi stabiliranno una piccola cesura, ma non creeranno impedimenti per il movimento. In alternativa, se desideri che il tuo open space sia ancora più delimitato, puoi scegliere di installare un pannello scorrevole. Una volta aperto sembrerà che l’ambiente sia del tutto condiviso, mentre da chiuso separerà le stanze in base alle necessità.
  3. Progettare un open space per facilitare i movimenti da cucina a soggiorno può risultare più difficile se gli elementi separatori da abbattere sono pareti portanti. In questo caso è importante rivolgersi a dei professionisti, che da questi muri ricaveranno bellissime arcate o una colonna, utili per delimitare gli spazi senza sacrificarli.
  4. Anche se l'ambiente open space è in grado di creare una continuità tra stanze diverse, è comunque importante che le funzioni specifiche di queste ultime vengano rispettate, facilitando gli scambi, ma evitando commistioni. Anche questo è importante per non creare movimentazioni poco funzionali da un luogo all'altro.
Arredo Living

Scelta e disposizione degli elementi d'arredo

Le idee di arredamento open space non sono tutte uguali, ma differiscono in base alle attività che intendi portare avanti all'interno dello spazio. Se la sera non vedi l'ora di mettere un film alla TV, per esempio, ciò di cui hai bisogno è una buona base per il dispositivo, di una parete attrezzata che lo incornici alla perfezione e di un comodo divano. Sei un amante della lettura, del disegno o dei lavori manuali? Allora il tuo open space dovrà essere dotato di diversi punti di illuminazione.

  • L'ambiente della cucina è probabilmente il più semplice da arredare, poiché l'elemento essenziale è la parete attrezzata, che comprende i moduli necessari all'utilizzo funzionale di questa stanza, come lavabo, scaffali per piatti e stoviglie, cassetti per le posate e per i tessili, vani per la pattumiera e così via.  Solitamente la cucina va posizionata sul lato più lungo dell'ambiente, poiché si sviluppa  in ampiezza ed è la composizione più grande di tutto l'ambiente. Nelle case che dispongono di una zona living ampia e spaziosa, puoi scegliere una cucina altrettanto grande, dotata di tutti gli optional che renderebbero questo ambiente ancora più confortevole, come moduli aggiuntivi ed elettrodomestici di grandi dimensioni. Una cucina spaziosa ti permette anche di sbizzarrirti con degli elementi in più, quelli non essenziali all’utilizzo dell’ambiente, come la penisola o l’isola. Queste rappresentano anche degli ottimi elementi separatori tra cucina e sala, nonché dei vani aggiuntivi per riporre gli accessori. In questi casi puoi estendere lo spazio occupato dalla parete attrezzata scegliendo delle cucine angolari o a ferro di cavallo, bellissime dal punto di vista estetico (soprattutto se abbinate ai mobili del soggiorno), nonché molto funzionali.  Un ambiente più piccolo, invece, richiede un certo contenimento, ben rappresentato da una cucina lineare. Essa occupa una sola parete e presenta - nella gran parte dei casi - i moduli essenziali per cucinare in modo pratico. Puoi comunque aggiungere spazio tramite pensili e mensole.

  • Rispetto alla cucina, che deve sottostare a delle regole più stringenti per quanto riguarda la presenza di determinati complementi, il salotto è un ambiente più variegato, una tela bianca per la tua creatività. Ciò non significa che non esistano degli elementi fissi che ogni buon soggiorno dovrebbe avere:

    • Parete soggiorno: può essere grande, dotata di ante, mensole, vani e cassetti, oppure offrire solo una base d'appoggio per la TV, con qualche vano per gli oggetti fondamentali. È uno dei mobili più importanti del salotto, da posizionare quasi obbligatoriamente su una parete spaziosa. Andrebbe invece evitata al centro della stanza, sia perché troppo ingombrante, sia perché non funzionale a essere usufruita equamente da chi utilizza entrambi gli ambienti. 
    • Divano: se la parete soggiorno è la regina di questo ambiente, il divano è senza dubbio il re, protagonista tanto dei momenti di relax quanto di quelli di intrattenimento. I modelli migliori per l’arredamento di un living open space sono quelli che possono essere facilmente associati ad altri elementi d’arredo. In commercio esistono per esempio dei divani con libreria integrata, da posizionare al centro della stanza, se la metratura a disposizione te lo consente. In alternativa puoi appoggiare una madia al suo schienale, per ottenere lo stesso effetto.
    • Scaffali, madie e librerie: se non sono troppo ingombranti possono delimitare il confine tra cucina e sala. Una libreria bassa può anche essere posizionata dietro al divano, per occupare poco spazio ed essere molto funzionale ed esteticamente graziosa. I mobili che invece non hanno la funzione di separare gli ambienti dovrebbero essere posizionati ai lati della sala, lungo le pareti, in modo da mantenere il senso di apertura che l’open space comunica.  Un’altra soluzione molto interessante e astuta è la libreria/scaffale porta tv, da utilizzare al posto della classica parete attrezzata. Questo mobile presenta dei normali ripiani per i libri o gli oggetti quotidiani, ma anche un vano più ampio per posizionare la televisione. Lo si può appoggiare alla parete, oppure riporre a metà tra gli ambienti, dotandolo di TV con base ruotabile di 180°, in modo da rendere il dispositivo fruibile sia da chi occupa il salotto sia da chi si trova in cucina.
    • Tavolo: negli ambienti spaziosi un tavolo ampio è un elemento non solo funzionale, ma anche estetico, meglio ancora se ben integrato con il resto dell’ambiente. Un arredamento moderno per l’open space si adatta per esempio a un tavolo grigio, nero o bianco in resina melamminica o con superficie in vetro, mentre se i mobili per l’open space conservano un fascino rustico o classico, il materiale perfetto è il legno, semplice ma davvero d’effetto! Combatti invece con uno spazio piccolo e difficile da gestire? Nessun problema: puoi optare per dei tavoli allungabili - che da 4 persone si aprono fino a ospitarne anche più di 8 o 10!
    • Pouff e tavolini: tra tutti i mobili per l’open space non ricoprono un ruolo centrale, ma sono un’aggiunta comoda e graziosa per completare l’arredo, soprattutto se quest’ultimo è ampio e necessita di essere riempito. I tavolini sono ottimi piani d’appoggio per la lettura o per bere un caffè o una tazza di tè, e spesso offrono un secondo ripiano in basso per riporre riviste e accessori. Molti modelli di pouff invece non sono solo ottime superfici morbide per poggiare i piedi, ma anche dei vani contenitore per conservare coperte, cuscini e altri oggetti di uso comune.  Entrambi questi complementi d’arredo vanno posizionati sul tappeto di fronte al divano, e andrebbero scelti nei colori e nello stile del resto dell’ambiente. La coerenza estetica, infatti, si può ottenere soprattutto con i dettagli! 
  • Per gli amanti della scrittura creativa, per chi svolge degli hobby manuali o semplicemente per coloro che hanno la possibilità di svolgere da remoto il proprio lavoro, la presenza di un piccolo spazio in soggiorno adibito a studio è molto utile nel caso non sia disponibile un'intera stanza dedicata all'ufficio. Se vuoi anche tu ritagliarti questo spazio nell'open space, puoi farlo in modo molto semplice, con pochi elementi. In primo luogo dovrai procurarti una scrivania e una sedia ergonomica, accessori fondamentali per lavorare con una postura corretta, senza correre il rischio di sviluppare dolori articolari. La grandezza della scrivania dipende molto da ciò di cui ti occupi. Svolgi un lavoro che ti costringe a utilizzare più di uno schermo o a consultare documenti cartacei durante le ore al pc? L’ideale è una scrivania ampia, dove ogni cosa può trovare il proprio spazio, magari con un vano laterale per posizionare il computer fisso. Se invece ti limiti all’uso del computer portatile, ti basta anche una piccola scrivania porta PC. Per la sedia non lesinare mai sul comfort e la personalizzazione: scegli un modello regolabile, sia per quanto riguarda l’altezza della seduta, che lo schienale. Le tue articolazioni ti ringrazieranno!

    Porta PC e scrivanie

Colori e stili: qualche breve consiglio

Scegliere a colpo sicuro i colori e lo stile per un open space sembra essere un’impresa estremamente difficile, soprattutto perché influenzata spesso dai gusti personali. Niente ti vieta infatti di dipingere le pareti del tuo salotto di un colore giallo brillante o di accostare una cucina viola a pareti rosso scuro. I seguenti, dunque, sono solo semplici consigli per agevolarti nella scelta, qualora tu fossi ancora in preda all’indecisione e non avessi idea di quali sfumature ed elementi estetici siano più indicati per sviluppare delle belle idee di arredamento sala-cucina. Tieni conto che open space significa condivisione spaziale, e quindi anche coerenza estetica. Per questo motivo i colori e gli stili del salotto dovrebbero ritrovarsi (con le stesse tonalità o sfumature correlate) anche nella cucina.  Se vuoi abbinare più colori contemporaneamente, evita di utilizzarne più di 2-3 alla volta, optando per tonalità chiare nel caso di ambienti poco luminosi.

  • Elementi moderni: mobili con finiture lucide oppure opache, lineari e squadrati, privi di fronzoli estetici.
  • Elementi classici: finiture in legno o effetto legno, con venature e intelaiature. Maniglie o pomelli in legno o metallo anticato. Presenza di superfici decappate negli arredi country chic o shabby chic.
  • Elementi rustici e rurali: utilizzo di legno grezzo o massiccio, meglio ancora se materiali dalla grande carica estetica, come l’ulivo.
  • Elementi industrial: commistione di legno e metallo, di toni caldi e scuri, vintage, ma anche moderno.
  • Colori classici: le tonalità migliori sono quelle neutre e chiare, meglio se legate alle sfumature naturali, come beige, il grigio caldo e il marrone tenue, il verde pastello e il rosa cipria.
  • Colori moderni: si prestano sia all’eleganza minimal che alla fantasia. Via libera dunque a bianchi e neri (anche in contrasto tra loro), ma anche ad arancione e giallo, a rosso corallo, blu petrolio, verde menta. Più è intenso il colore, più limitato dovrebbe essere il suo utilizzo, per esempio su un’unica parete o poche superfici.
Pitture murali

Parola d'ordine: luce!

Uno dei vantaggi più evidenti della creazione di un open space è la possibilità di ottenere un ambiente ampio e luminoso. A differenza degli spazi chiusi da pareti divisorie, qui la luce solare (complici anche il buon posizionamento delle finestre e la scelta di tendaggi non troppo oscuranti) può inondare la stanza senza limiti, influendo positivamente sul benessere fisico e psicologico degli abitanti della casa. Ciononostante, è necessario agevolare la visibilità della stanza anche durante le ore di buio, o in quelle giornate uggiose nelle quali i raggi del sole faticano a raggiungere l’ambiente. A correre in tuo aiuto in questi casi è l’illuminazione artificiale, cruciale soprattutto quando arriva il momento di utilizzare salotto, cucina ed eventuale angolo studio per svolgere delle attività specifiche.

  • Ogni ambiente della casa necessita di una luce che illumini gli ambienti in modo ampio e omogeneo. Gli accessori per l’illuminazione generica (detta tecnicamente ambient lighting) servono soprattutto per rendere vivibile un ambiente, nonché per creare un’atmosfera rilassante (per esempio in salotto), oppure energizzante o produttiva, in cucina o in studio solitamente, a seconda delle necessità. I modelli di lampada che svolgono questa funzione sono i seguenti:

    • Plafoniere, caratterizzate da un volume molto contenuto, sono ottime per un arredo minimal.
    • Lampadari sospesi: in un arredamento sala-cucina open space, i lampadari sospesi sono più frequenti negli ambienti classici o romantici, soprattutto se i modelli scelti sono dotati di piccoli inserti in vetro o cristallo. Esistono però lampadari sospesi dalle forme particolari o - al contrario - estremamente semplici, che si adattano alla perfezione a un arredamento moderno per una casa open space.
    • Faretti da soffitto: il massimo della modernità e della funzionalità. Spesso sono incassati e offrono una buona luminosità negli ambienti minimal.
  • In determinate stanze della casa, l’illuminazione ha anche la funzione di sottolineare alcuni dettagli o elementi estetici che meritano di essere esaltati anche durante le ore meno luminose della giornata. Questo tipo di illuminazione - che si potrebbe definire “estetica” (in modo più corretto, chiamata accent lighting) - dona luminosità alla stanza in modo tenue, creando una bella atmosfera.

    • Piantane: alcuni modelli - soprattutto se dotati di lampadine a luce calda - sono ideali per illuminare un ambiente in modo indiretto. Sono un’aggiunta estetica ed elegante in un salotto, sia negli open space dall’arredamento classico che moderno.
    • Appliques: tradizionali o moderne, poco importa. Le applique creano punti luce che donano quel tocco di rilassatezza che non deve mai mancare in un open space.
    • Lampade da tavolo: i modelli dotati di paralume sono eccellenti per creare una fonte non troppo intensa di illuminazione.
    • Tubi/strisce LED: soprattutto in cucina sono utili per illuminare quegli angoli del mobilio che le normali luci non raggiungono.
  • Viene detta task lighting quel tipo di illuminazione che serve a svolgere delle attività per cui è fondamentale notare i dettagli: scrittura, lettura, uncinetto, lavoro e così via. In un open space è fondamentale sia in cucina che nel salotto, per non parlare poi dell’angolo studio, dove è necessario avere una buona consapevolezza di quello che si sta facendo. L’illuminazione focalizzata è importante anche per una questione di sicurezza. In cucina, per esempio, è buona norma avere una visione corretta durante l’utilizzo di strumenti potenzialmente pericolosi come i coltelli. Se vuoi creare un ambiente funzionale nel tuo open space, valuta dunque se inserire:

    • Lampade da tavolo: ottime per le scrivanie. Prediligi i modelli con testina regolabile, in modo da direzionare il fascio di luce sul punto che ti serve illuminare.
    • Faretti direzionabili: presenti soprattutto nelle cucine, sono ottimi per puntare la luce esattamente dove ti serve, facilitandoti l’attività in questa parte della casa. 
    Illuminazione per interni

L’importanza delle piante nell’abbellimento della casa

I benefici delle piante all’interno di un’abitazione sono scientificamente provati: assorbono l’anidride carbonica durante la fotosintesi, producendo ossigeno, e alcune di esse riducono gli agenti inquinanti e le radiazioni presenti nell’ambiente domestico. Hanno inoltre un effetto benefico sull’umore, riducendo lo stress e suscitando sensazioni di pace e rilassatezza. Per questo motivo sono degli elementi d’arredo speciali, da posizionare sia nelle stanze della zona giorno adibite al relax, sia in quelle pensate per il lavoro, poiché contribuiscono anche ad aumentare la creatività e la produttività. Le piante però - così come la gran parte degli elementi d’arredo - non vanno posizionate in casa in modo indiscriminato, ma è consigliato trovare loro una disposizione specifica. In linea di massima puoi tenere conto di questi aspetti, per trovare alle tue piante preferite un posto confortevole e utile dove stare:

  1. Valuta l’esposizione alla luce: non tutte le piante amano la luce diretta e non tutte sopravvivono al buio. Acquista piante solo se sei consapevole dell’ambiente che prediligono. Quelle che richiedono tanta luce potrebbero giovare per esempio di un’esposizione a sud, mentre quelle resistenti a penombra, basse temperature e un po’ di umidità possono trovare un luogo vivibile anche a nord o sui ripiani in alto, dove la luce fatica ad arrivare. Le piante che invece amano la luce solare diretta è meglio metterle all’esterno.
  2. Tieni conto della loro crescita: posiziona nelle stanze spaziose le piante che necessitano di vasi importanti o che tendono a crescere notevolmente nel corso della loro vita. Le piante più piccole possono invece essere riposte su mensole, scrivanie, tavoli, ripiani e piedistalli.
  3. L’abito a volte fa il monaco: il che significa che la bellezza di una pianta può essere esaltata da un vaso grazioso. Seleziona l’accessorio che più si adatta allo stile e ai colori del tuo ambiente, e sbizzarrisciti con le decorazioni!
Vasi e accessori

Arredare gli spazi esterni della casa con stile

Pensare che giardini, balconi e altri spazi esterni siano un aspetto estraneo al concetto di casa, significa ridurre l’arredo a una questione di metratura, segnando dei limiti oltre i quali non si può andare. In realtà tutto ciò che fa parte del territorio domestico rientra anche nei suoi arredi, motivo per cui anche le zone all’aperto dovrebbero rispecchiare - o quanto meno andarci vicino - lo stile di quelle interne. Arredare con cura un ambiente esterno è importante per creare una piccola oasi di relax anche fuori casa, a patto di farlo con la consapevolezza degli spazi a disposizione e delle necessità. Un balcone o un terrazzo di dimensioni contenute, per esempio, oltre a essere abbelliti con fiori e piante - che amplificano la sensazione di benessere nell’ambiente - possono essere convertiti in un grazioso salottino per la lettura o il riposo, grazie a piccoli mobili da giardino. In questi casi è consigliabile prima di tutto prendere attentamente le misure dello spazio a disposizione, in modo da non sbagliare nella scelta dei complementi d’arredo. Armati dunque di un metro e - in base alla metratura - seleziona gli elementi che non possono mancare nel tuo salottino esterno. Nei balconi lunghi e stretti, per esempio, può essere posizionato un dondolo per gli istanti di relax, mentre per fare una pausa tra un’incombenza e l’altra o per consumare un pasto veloce all’aperto puoi optare per un piccolo tavolo rotondo o quadrato a due posti. Se sei una persona romantica potresti apprezzare il ferro battuto o il legno (a patto che quest’ultimo sia trattato con apposite vernici protettive), più raffinati ed eleganti, oppure ripiegare su soluzioni più leggere ed economiche come plastica e alluminio. Se hai invece a disposizione un ambiente più ampio puoi sbizzarrirti un po’ di più con le soluzioni d’arredo, senza preoccuparti eccessivamente dell’ingombro. Nei giardini spaziosi non c’è niente di più bello di un gazebo messo a protezione di un vero e proprio salotto completo. Se ami organizzare cene con gli amici nel tuo giardino o gustose grigliate estive, un salotto di grandi dimensioni è l’ideale per ospitare gruppi numerosi. Anche in questo caso in commercio esistono moltissime varietà di salotti da giardino, suddivise soprattutto per materiale, motivo per cui orientarsi nella scelta non è affatto facile:

  • Legno: i mobili in legno portano con sé tutto il fascino della naturalezza e della classicità. La loro intramontabile bellezza si scontra però con qualche limite, tra cui il prezzo elevato e la delicatezza. Oltre a meritare una copertura adeguata, soprattutto in caso di agenti atmosferici aggressivi, questo salotto deve essere sottoposto spesso a manutenzione.
  • Rattan: il rattan è una fibra naturale molto flessibile ottenuta dalla pianta omonima, e che viene intrecciata per dare vita ad arredi e oggetti decorativi. Un materiale di questo tipo conferisce all’arredo da giardino un aspetto artigianale e rustico, ma con limiti simili a quelli del legno.
  • Ferro battuto: il più romantico, il ferro battuto è una soluzione resistente, ma piuttosto pesante.
  • Alluminio: più leggero del ferro e piuttosto resistente all’usura e agli agenti esterni, questo materiale è una buona soluzione se non vuoi spendere quanto per il ferro e il legno per creare il tuo salotto da giardino.
  • Plastica: esteticamente è ben lontana dal fascino dei materiali sopra menzionati, ma ha buone frecce al proprio arco. È infatti leggera, abbastanza resistente (con i propri limiti) ed economica.
  • Tessuto: alcuni mobili da giardino sono caratterizzati da una copertura in tessuto e da un’imbottitura. Esteticamente sono raffinati, nonché estremamente confortevoli, ma si sporcano facilmente. Con un po’ di manutenzione regolare e la scelta di tessuti sfoderabili, può essere una buona soluzione.
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